LO SGUARDO FEMMINILE NELLA FOTOGRAFIA
INTIMITA’, EMPATIA E PROFONDITA’
La fotografia è da sempre uno strumento potentissimo per raccontare il mondo, e lo sguardo femminile ha giocato un ruolo fondamentale in questa narrazione. Dalle pioniere del XIX secolo sino ad oggi, le donne hanno trasformato la fotografia in un linguaggio unico, capace di intrecciare tecnica ed emozione, estetica e denuncia sociale.
Tra loro, Letizia Battaglia, recentemente scomparsa, che ha trasformato la fotografia in un atto di denuncia contro la mafia siciliana. Nata a Palermo nel 1935, è attraverso la fotografia che ha trovato il mezzo più potente per raccontare la sua terra. Nel corso della sua carriera ha immortalato alcuni degli anni più cruenti nella storia della mafia siciliana, lavorando per il quotidiano L’Ora.
Le sue immagini in bianco e nero non sono solo documenti di cronaca, ma veri e propri atti di accusa contro la violenza e l’omertà. Ha fotografato cadaveri lasciati sull’asfalto, volti segnati dalla paura, donne in lacrime ai funerali dei loro cari, bambini che nei vicoli della sua città hanno sguardi già adulti e malinconici; il simbolo di un’infanzia negata, di un futuro incerto.
Ma Letizia ha anche raccontato la resistenza della società civile, il dolore trasformato in voglia di cambiamento. I suoi scatti non si sono limitati a documentare la violenza: hanno cercato di capirla, di dare voce a chi non l’aveva, di trasformare il dolore in memoria collettiva. Con ciò, ha dimostrato che la fotografia può essere un’arma potente contro l’ingiustizia e che un’immagine può scuotere le coscienze più di mille parole
Articolo per la rivista Living is Life https://www.quirici.it/living.html
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