IL LEGNO
LA FOTOGRAFIA E IL LIBRO NELLA SOSTENIBILITA’
Di primo acchito, cosa mai potrebbe esserci in comune tra fotografia, legno e libri? In realtà, molto più di quanto qualcuno possa immaginare. Ciò che maggiormente lega questi elementi è sicuramente il materiale in cui vengono realizzati: la carta.
Seppur al giorno d’oggi venga tendenzialmente surclassata dal digitale, la stampa di un’immagine o la sensazione che si prova voltando una pagina non potranno essere sostituite facilmente. La materia possiede l’intrinseca capacità di rendere reale e vivo l’oggetto che si tiene tra le mani, di possedere davvero qualcosa che non si cancella con un semplice click.
Libro e fotografia, tuttavia, non sono accomunati esclusivamente da un aspetto puramente materico; nella loro più profonda essenza, essi hanno la capacità di trasmettere e custodire delle memorie, dei messaggi, delle storie, di tramandare nel tempo la cultura nella quale sono stati creati. Solo grazie alla loro mediazione possiamo conoscere gli eventi del passato e depositare messaggi rivolti al futuro.
Considerando i temi attuali, qualcuno potrebbe domandarsi quanta sostenibilità ci sia nello sfruttare una risorsa come la carta per realizzare tutto ciò. Ritengo che “minimalismo” sia la risposta. A differenza del digitale, infatti, il quale permette di scaricare e mantenere una enorme quantità di dati che col tempo si svincolano dal loro valore iniziale, avere un oggetto materiale in casa significa scegliere l’uno fra i molti, cosa che conferisce al prescelto maggiore dignità e attaccamento affettivo, oltre che a renderlo faro contro lo spreco che regna nella nostra società.